In ascolto tramite Spotify In ascolto tramite YouTube
Passa al video di YouTube

Caricamento del lettore...

Esegui lo scrobbling da Spotify?

Collega il tuo account Spotify a quello di Last.fm ed esegui lo scrobbling di tutto quello che ascolti, da qualsiasi app di Spotify su qualsiasi dispositivo o piattaforma.

Collega a Spotify

Elimina

Biografia

  • Anni di attività

    2003 – oggi (21 anni)

E' bello ogni tanto provare un sano senso di sorpresa all'ascolto di un nuovo album. Un senso ormai sempre più raro, dato l'appiattimento imperante negli ultimi anni nel mondo della musica. Per chi scrive, il progetto Khymera di Daniele Liverani, qui alla seconda prova dopo l'esordio insieme a Steve Walsh dei Kansas, era fin dall'inizio apparso come il classico progetto delineato a tavolino, con buoni musicisti ma con scarse idee di fondo, ed è questo il motivo per cui chi scrive non ha mai preso in considerazione l'album ai tempi della sua uscita. Ma è bastato ricevere il promo del nuovo "A New Promise" per ricredersi già al primo ascolto. Merito di una composizione fresca, di un controllo delle dinamiche sempre sapiente, e di una ricerca melodica tipica solo dei grandi. Si sente molto quindi la mano di Dennis Ward (bassista dei Pink Cream 69), qui in veste di cantante, il quale ha dimostrato in questo 2005 di essere in forma smagliante (basti considerare il capolavoro "Place Vendome"). Le tracce sono un compendio di melodic rock energico, impreziosite qua e là dal chitarrismo audace e tecnico di Tommy Ermolli, basti ascoltare l'interpretazione magistrale del trittico iniziale "Alone", "Let It Burn" e "Looking For You". Quest'ultima si merita la palma di migliore song del lotto, con quel suo sapore primi Bon Jovi che non stona affatto, ma che dona al tutto quel tocco leggermente americano che tanto aiuta a rimuovere, o dimenticare, quel senso di provincialità che rischia di trasparire da un lavoro simile. "All That I Have" colpische anch'essa per la bellezza delle melodie, e con una produzione migliore non sarebbe così improbabile sperare di ascoltarla in radio. Parlavamo della produzione: il tutto suona bene, ma non possiamo evitare di notare una certa chiusura del suono, troppo scuro e soffocato, specialmente le chitarre e alcune parti vocali. Tipicamente 'Genius' (è il nome del progetto heavy di Daniele Liverani) è "The Damage Is Done", così energica e sopra le righe. Piena di cliché è la comunque bella "You Can't Take Me", cantata da sua maestà Jeff Scott Soto, vero e proprio prezzemolo dell'AOR. Poi l'attenzione scende leggermente, nonostante la qualità comunque alta delle composizioni, per tornare altissima nelle ultime due "Give In To The World" e "All Is Gone". La prima un mid tempo sinistro e ficcante, la seconda una ballad davvero di ottima fattura. I nostri complimenti a Daniele, a Dennis e alla Frontiers per averci consegnato un album che sicuramente farà parlare di sé (o almeno lo speriamo), e che non mancherà di emozionare chi avrà la voglia di addentrarvisi.

Modifica questa wiki

Non vuoi vedere annunci? Effettua l'upgrade

Artisti simili

API Calls